Giornata mondiale degli oceani: proteggiamo la nostra casa
La Giornata Mondiale degli Oceani (World Oceans Day) che si celebra ogni anno l’8 giugno, giorno dell’Anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro, costituisce l’occasione per riflettere sui benefici che gli oceani sono in grado di fornirci e il dovere che incombe su ogni individuo e sulla collettività di interagire con gli oceani in modo sostenibile, affinché siano soddisfatte le attuali esigenze, senza compromettere quelle delle generazioni future.
Gli oceani coprono oltre il 70% del Pianeta e svolgono un ruolo essenziale per la salute della Terra. Si stima che tra il 50 e l’80% di tutta la vita sulla terra si trovi sotto la superficie degli oceani e che quello esplorato dall’uomo sia meno del 10%. Le piccole piante marine che costituiscono il fitoplancton rilasciano la metà di tutto l’ossigeno dell’atmosfera attraverso la fotosintesi.
Gli oceani rappresentano il 96% di tutta l’acqua sulla superficie terrestre, il resto è acqua dolce di fiumi, laghi e ghiacciai. L’oceano assorbe circa il 25% delle emissioni di CO2 che le attività umane emettono in atmosfera ogni anno, riducendo notevolmente l’impatto di questo gas ad effetto serra sul clima.
I serbatoi di carbonio dei sistemi costieri, come mangrovie, paludi e praterie di posidonia possono contenere fino a cinque volte il carbonio immagazzinato nelle foreste tropicali. Oltre 3 miliardi di individui dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il proprio sostentamento.
A livello globale, il valore di mercato delle risorse e delle industrie marine e costiere è stimato di 3.000 miliardi di dollari l’anno o circa il 5% del PIL mondiale. Le attività umane, compreso l’inquinamento, l’impoverimento delle quantità pescate e la perdita di habitat costieri, impattano sulla salute degli oceani per circa il 40%.
Nonostante tutti i benefici, stiamo prendendo dagli oceani più di quanto possa essere ricostituito.
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